mercoledì 24 febbraio 2016

Roma

Perché dietro la nostra civiltà c'è Omero, c'è Socrate, c'è Platone, c'è Aristotele, c'è Fidia. C'è l'antica Grecia col suo Partenone e la sua scoperta della Democrazia. C'è l'antica Roma con la sua grandezza, le sue leggi, il suo concetto della legge. Le sue sculture, la sua letteratura, la sua architettura. I suoi palazzi e i suoi anfiteatri, i suoi acquedotti, i suoi ponti, le sue strade. C'è un rivoluzionario, quel Cristo morto in croce, che ci ha insegnato (e pazienza se non lo abbiamo imparato) il concetto dell'amore e della giustizia. [...] E poi dietro la nostra civiltà c'è il Rinascimento. C'è Leonardo da Vinci, c'è Michelangelo, c'è Raffaello, c'è la musica di Bach e di Mozart e di Beethoven. Su su fino a Rossini e Donizetti e Verdi and Company. 
Oriana Fallaci

martedì 23 febbraio 2016

7 curiosità su... Il Signore degli Anelli

Grande fan dei fantasy, non potevo credere di non avere ancora scritto un post con una citazione ad essi, così do l'onore di aprire questa nuova rubrica al "papà" del fantasy moderno (insieme a C.S. Lewis, che non si offenda) Tolkien, offrendovi 7 (perchè 10 sono troppe e io scrivo tanto, lo so, e poi dieci sono troppo mainstream) curiosità estrapolate dalla rete sullo scrittore e sulle sue opere più famose! So... Enjoy it!

mercoledì 17 febbraio 2016

Amy


                                                                                     Is your heart singing out of  tune?
                                                                                    Are your eyes just singings the blues?
                                                                                    Dirty records from another time
                                                                                    Some blood stains on your shoes

No one really knows about your soul
And I barely really know your name
Burning rhythms and posting lies
And a bunch of fool drown in shame

Amy don't you go

Il tuo cuore sta stonando?
I tuoi occhi cantano solo il blues?
Sporche registrazioni di un altro tempo
Alcune macchie di sangue sulle tue scarpe

Nessuno conosce veramente la tua anima
e io conosco a malapena il tuo nome
Ritmi che bruciano e bugie esposte
e una marea di stupidi affogati nella vergogna

Amy, non andartene

Green Day - Amy

lunedì 15 febbraio 2016

Amore e Psiche - Seconda Puntata

Buonasera a tutti, single di ovunque voi siate! Se festeggiate S. Faustino: Auguri! Se non lo fate è semplicemente un modo per ricordare di noi in questo periodo di coppiette e altre cose varie.

Eccoci, però, alla (scommetto) attesissima seconda puntata di Amore e Psiche, una storia sconosciutissima e per la quale ho fatto bene a creare un po'  di suspence.

domenica 14 febbraio 2016

Amore e Psiche - Prima puntata

Buon S. Valentino a tutte le coppie, sia quelle già formate, sia a quelle che si formeranno in un futuro prossimo o remoto.
Finiti i convenevoli, cominciamo con il post. Oggi parlerò di Amore e Psiche, una tormentata vicenda d'amore, che ci viene raccontata da Apuleio all'interno dell'Asino d'oro (un storia per nulla noiosa, giuro, molto divertente e, a tratti, pruriginosa).
Psiche, l'ultima di tre sorelle (le prime due, naturalmente, paragonabili alle sorellastre di Cenerentola), è una giovane molto bella, tanto che la gente smise di venerare Venere (uno dei miei meravigliosi giochi di parole) per rendere omaggio a lei. Invidiosa la dea (e quando mai le divinità classiche non lo sono?), invia il pargolo Amore, perchè faccia innamorare la fanciulla di un mostro, come poi le verrà predetto da un oracolo (consultato perchè, pur essendo così bella e venerata, non aveva neanche un uomo che la volesse sposare).
C'è bisogno di una precisazione, prima di poter continuare: pargolo (me lo dico da sola) un par di ciuffoli. Ebbene, tutti ci immaginiamo Amore come un bel bimbo con il pannolone, tutto riccioluto e teneroso. Ecco, per il riccioluto ci siamo, ma per il resto... Vi propongo (sotto spoiler per chi volesse leggerla) la descrizione fornitaci da Apuleio, prima in latino, poi in una mia - ehm-ehm - meravigliosa versione in italiano.
Videt capitis aurei genialem caesariem ambrosia temulentam, cervices lacteas genasque purpureas pererrantes crinium globos decoriter impeditos, alios antependulos, alios retropendulos, quorum splendore nimio fulgurante iam et ipsum lumen lucernae vacillabat; per umeros volatilis dei pinnae roscidae micanti flore candicant et, quamvis alis quiescentibus, extimae plumulae tenellae ac delicatae, tremule resultantes, inquieta lascivunt; ceterum corpus glabellum atque luculentum et quale peperisse Venerem non paeniteret
Vide la feconda capigliatura del capo aureo satura d'ambrosia e i riccioli della chioma che percorrevano il latteo collo e le purpuree gote, artisticamente intrecciati, cadendo alcuni in avanti, altri all'indietro, dinanzi ai quali, per lo straordinariamente sfolgorante splendore, lo stesso lume della lucerna vacillava; sugli omeri dell'alato dio le penne rifulgevano come un fiore scintillante di rugiada e, sebbene le ali giacessero immobili, le tenere e delicate piumelle, vibrando in un tremito, folleggiavano senza sosta; il resto del corpo era così liscio e splendido che Venere non si sarebbe pentita a partorirlo nuovamente
Che voi l'abbiate letta o no, avrete sicuramente capito il punto fondamentale della situazione: Amore era uno gnocco da dieci e lode!
Dopo questo breve, ma doveroso, inciso, torniamo alla storia.
Amore fu mandato da mammina perchè la vendicasse. Psiche, quindi, sempre seguendo l'oracolo, fu portata in cima ad una collina, dove questo fatidico mostro l'avrebbe condotta con sè, come sua sposa. Il mostro, tuttavia, non si vide e quel che accadde fu questo: Zefiro, uno dei venti, la sollevò (e gli andò bene che pesava poco, se no sai che casino?) per portarla in una reggia incantata (e dove se no?). Reggia incantata e anche lussuosissima, tanto che non ci mise molto a riscuotersi dallo stupore per sentirsi perfettamente a suo agio. Come se non bastasse vi erano delle voci alle quali poteva chiedere qualunque cosa desiderasse. Dove stava la fregatura? Beh, la sua stanza da letto era completamente immersa nel buio e di notte doveva aspettare lì il marito, che di giorno non si faceva minimamente vivo. E ben presto la ragazza scoprì che il marito era -rullo di tamburi- Amore! Eh già, il figlio di quella che lei non sapeva ancora fosse la sua acerrima nemica, mentre incoccava nell'arco la freccia per farla innamorare come voleva mammà, si era tagliato con esse, innamorandosi lui di Psiche. Tante volte mi sono domandata come potesse essere avvenuta una tale deficienza e mi sonno riuscita a rispondere solo che, sebbene fosse un bellissimo figliuolo e un dio, rimaneva comunque un maschio.

Ma chi trama nell'ombra contro la loro felicità? Potrà durare il loro amore?
Queste (stupidissime e molto da fotoromanzo) domande troveranno risposta qui, in questo blog, proprio domani! Vi aspetto!

venerdì 12 febbraio 2016

The Picture of Dorian Gray

Nuovo Power Point, questa volta in inglese. Molto breve, espongo semplicemente gli attori che penso siano perfetti per una buona rappresentazione cinematografica de "Il Ritratto di Dorian Gray".





mercoledì 10 febbraio 2016

Aci Trezza

                                             


"Egli levò il capo e guardare i Tre Re che luccicavano, e la Puddara che annunziava l'alba, come l'aveva vista tante volte. Allora tornò a chinare il  capo sul petto, e a pensare a tutta la sua storia. A poco a poco il mare cominciò a farsi bianco, e i Tre Re ad impallidire, e le case spuntavano ad una ad una nelle vie scure, cogli usci chiusi, che si conoscevano tutte, [...]. Tornò a guardare il mare, che s'era fatto amaranto, tutto seminato di barche che avevano cominciato la oro giornata anche loro, riprese la sua sporta e disse:- Ora è tempo che me ne vada, perchè fra poco comincierà a passare gente."
                                                   G. Verga - I Malavoglia

martedì 9 febbraio 2016

Considerazioni

Ho ritrovato ultimamente questa frase che ho sempre lasciato come descrizione sul profilo di Google+, completamente immemore di averla usata e della sua esistenza, purtroppo. Mi riempe di orgoglio averla usata prima che "andasse di moda" (le virgolette sono d'obbligo) parlare di unioni civili e, quindi, di unioni tra omosessuali, perchè  dimostra che è un argomento che mi è sempre stato a cuore, anche quando non se ne parlava molto. Premettendo che, indipendentemente da ciò che penso (che si capirà abbastanza con la citazione di cui sto parlando), trovo che sia ormai piuttosto inutile scendere in piazza (da qualunque parte si manifesti, sia ben chiaro!), perchè la manifestazione perde e fa perdere il significato delle cose, a lungo andare (come un medicinale che preso troppo non guarisce più, insomma), non inizierò qui nel blog ad inserire troppi post sull'argomento, per non rischiare di cadere e in banalità e in post in cui i concetti saranno triti e ritriti (esposta una volta la propria ideologia, a meno che non si voglia aprire un dibattito, non c'è molto altro da dire, credo).
Vi lascio quindi, infine (e finalmente!, penserete) alla citazione, tratta da un'intervista a Billie Joe Armstrong, cantante e chitarrista dei Green Day, che non ha mai nascosto la propria bisessualità.

"Penso che tutti dovrebbero sposarsi. Ragazzi e ragazze. Ragazze e ragazzi. Ragazze e ragazze. Ragazzi e ragazzi. Non dovremmo avere diritto tutti ad una famiglia?"

lunedì 8 febbraio 2016

Sex Symbol: Galileo Galilei

"La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto davanti a gli occhi [...]" disse Galileo. Quindi, sì, per rispondermi ad un dubbio interiore che mi ha attanagliata, Galileo può trovare anch'egli un posticino in questa prestigiosissima categoria, quella dei filosofi. Ma il vero motivo per cui egli si trova qui, è per le donne che gli hanno gravitato attorno (meravigliosa battuta...). Ebbene sì, questo bell'ometto, all'epoca non fu conosciuto solo per eresie ed abiure varie... Perciò, procedeamus!

Le donne di cui parlerò oggi sono solo due, ma sono convinta (conoscendo e il soggetto e la sua vita amorosa) che possono essercene state altre.

La prima risale al periodo padovano, quando di tanto in tanto si concedeva gitarelle a Venezia. In una di queste gitarelle, probabilmente, conobbe Marina Gamba, con la quale convisse la bellezza di di circa 10-15 anni. Ebbero un rapporto molto moderno: i due non si sposarono mai ed ebbero ben tre figli, che il bastardo brav'uomo non riconobbe, se non nel 1619 e solamente il masculo della prole (quando aveva già tredici anni, quindi non proprio un infante...). Virginia e Livia Antonia furono lasciate con molto affetto alla nonna paterna (fino a che non si rese conto che era molto meglio metterle in un convento); Vincenzo fu invece affidato alla madre e alla sua morte ad un donna, che di nome si chiamava anch'ella Marina (per non far confondere al pargolo le due figure, insomma).

Da questa avventura molto bohemiène e passarono molti anni prima della sua storia, forse meno concreta, ma sicuramente più discussa. Dopo aver bellamente abiurato tutto ciò che aveva studiato e in cui aveva creduto, visse ancora a lungo e all'alba della sua nuova vita da quasi settantenne, conobbe la giovane (aveva trentatré anni) Alessandra Bocchineri, cognata del figlio. Iniziarono un'intensa corrispondenza (di amorosi sensi) e nonostante i continui inviti di lui furono poche le volte effettive in cui si incontrarono perchè (forse non proprio testuali parole di Ale):"il paese è piccolo e la gente mormora". Più avanti, comunque, a causa della cecità e delle pessime condizioni fische, sarà proprio Galy a voler rinunciare del tutto alle amene visite, ma continuerà a scriverle fino a quindici giorni prima della propria morte (noticina giusto per terminare in allegria)

venerdì 5 febbraio 2016

Cose assolutamente non necessarie per diventare una cantante: Atteggiamento sul palco



Buonasera a tutti!
Chi non ha mai desiderato diventare un(a) cantante? Anche io, pur essendo stonata come una campana... Per questo motivo mi improvviso coach totalmente inutile (è un titolo ufficiale, riconosciuto e con un albo di iscritti per praticare la professione) ed elargisco forse neanche tanto preziosi consigli! So... Enjoy it!




mercoledì 3 febbraio 2016

Apollo e Daphne

                                                     


"[...] torpor gravis occupat artus
mollia cinguntur tenui praecordia libro,
in frondem crines, in ramos brachia crescunt:
pes modo tam velox pigris radicibus haeret,
ora cacumen habet; remanet nitor unus illa.
Hanc quoque Phoebus amat [...]"


"[...] un grave torpore le invade le membra;
il delicato petto si riveste di una scorza leggera,
salgono in foglie i capelli, in rami le braccia:
i piedi, poco prima tanto veloci, si fissano al suolo con pigre radici,
il volto si fissa alla cima; soltanto lo splendore rimane in lei.
Ma anche così Febo la ama [...] "

Ovidio - Metamorfosi

                                             


traduzione M. Lentano e M. Bettini

lunedì 1 febbraio 2016

Sex Symbol: Socrate

Inauguriamo definitivamente il blog con questa rubrica, che spero apprezziate e non troviate troppo noiosa. Buona lettura!

Il primo fortunello sex symbol filosofo è il carissimo Socrate.
Le descrizioni fisiche che fanno di lui ci vogliono soprattutto far capire questo: era davvero brutto. Non solo: brutto (abbastanza brutto da essere paragonato ad un Sileno), grossolano, con non pochi difetti fisici e un cattivo gusto nel vestire (giuro che non sono stata io a descriverlo così, ma Senofonte e -udite udite!- Platone). In effetti, neanche le statue che lo raffiguravano erano proprio belline... Eppure pare che avesse avuto, oltre una moglie (la rompiscatole Santippe) e una concubina  (per non farsi mancare nulla, insomma), svariati amanti omosessuali.
Questi ultimi erano quelli che preferiva, perchè riteneva fossero i più puri, non essendo finalizzati alla procreazione ed essendo scelti. Possiamo, quindi, distinguere due fasi di questi amori.
Number one: Socrate giovinetto era il, cosiddetto, ἐρὸμενος ("amato", quello che in termini "manghesi" potremmo definire uke) di vari ἐρὰσται ("amanti", il seme, sempre in termini "manghesi"), quali Critone, Damone e Archelao, che erano suoi maestri. Ora, sinceramente, spero davvero che non fossero come il mio prof di filosofia, perchè se il poverello non era messo molto bene...
Nella seconda fase, come si può intuire, divenne lui  (anche i migliori invecchiano, miei cari) l' ἐρὰστη ed i suoi amanti erano il lecchino Platone (per il quale nutro una fortissima simpatia, come non traspare assolutamente dall'epiteto che ho usato) e -il mio preferito- il generale Alcibiade, che ricambiava alla grande e che avrebbe voluto più di quello che Socrate non gli dava (già, non è mai arrivato al dunque con il maestro, povero Alci...).

Se avete domande sono più che disponibile a rispondere e se avete altre curiosità sull'argomento sarò felicissima di scoprirle!

Alla prossima
Iatra Moira