domenica 14 febbraio 2016

Amore e Psiche - Prima puntata

Buon S. Valentino a tutte le coppie, sia quelle già formate, sia a quelle che si formeranno in un futuro prossimo o remoto.
Finiti i convenevoli, cominciamo con il post. Oggi parlerò di Amore e Psiche, una tormentata vicenda d'amore, che ci viene raccontata da Apuleio all'interno dell'Asino d'oro (un storia per nulla noiosa, giuro, molto divertente e, a tratti, pruriginosa).
Psiche, l'ultima di tre sorelle (le prime due, naturalmente, paragonabili alle sorellastre di Cenerentola), è una giovane molto bella, tanto che la gente smise di venerare Venere (uno dei miei meravigliosi giochi di parole) per rendere omaggio a lei. Invidiosa la dea (e quando mai le divinità classiche non lo sono?), invia il pargolo Amore, perchè faccia innamorare la fanciulla di un mostro, come poi le verrà predetto da un oracolo (consultato perchè, pur essendo così bella e venerata, non aveva neanche un uomo che la volesse sposare).
C'è bisogno di una precisazione, prima di poter continuare: pargolo (me lo dico da sola) un par di ciuffoli. Ebbene, tutti ci immaginiamo Amore come un bel bimbo con il pannolone, tutto riccioluto e teneroso. Ecco, per il riccioluto ci siamo, ma per il resto... Vi propongo (sotto spoiler per chi volesse leggerla) la descrizione fornitaci da Apuleio, prima in latino, poi in una mia - ehm-ehm - meravigliosa versione in italiano.
Videt capitis aurei genialem caesariem ambrosia temulentam, cervices lacteas genasque purpureas pererrantes crinium globos decoriter impeditos, alios antependulos, alios retropendulos, quorum splendore nimio fulgurante iam et ipsum lumen lucernae vacillabat; per umeros volatilis dei pinnae roscidae micanti flore candicant et, quamvis alis quiescentibus, extimae plumulae tenellae ac delicatae, tremule resultantes, inquieta lascivunt; ceterum corpus glabellum atque luculentum et quale peperisse Venerem non paeniteret
Vide la feconda capigliatura del capo aureo satura d'ambrosia e i riccioli della chioma che percorrevano il latteo collo e le purpuree gote, artisticamente intrecciati, cadendo alcuni in avanti, altri all'indietro, dinanzi ai quali, per lo straordinariamente sfolgorante splendore, lo stesso lume della lucerna vacillava; sugli omeri dell'alato dio le penne rifulgevano come un fiore scintillante di rugiada e, sebbene le ali giacessero immobili, le tenere e delicate piumelle, vibrando in un tremito, folleggiavano senza sosta; il resto del corpo era così liscio e splendido che Venere non si sarebbe pentita a partorirlo nuovamente
Che voi l'abbiate letta o no, avrete sicuramente capito il punto fondamentale della situazione: Amore era uno gnocco da dieci e lode!
Dopo questo breve, ma doveroso, inciso, torniamo alla storia.
Amore fu mandato da mammina perchè la vendicasse. Psiche, quindi, sempre seguendo l'oracolo, fu portata in cima ad una collina, dove questo fatidico mostro l'avrebbe condotta con sè, come sua sposa. Il mostro, tuttavia, non si vide e quel che accadde fu questo: Zefiro, uno dei venti, la sollevò (e gli andò bene che pesava poco, se no sai che casino?) per portarla in una reggia incantata (e dove se no?). Reggia incantata e anche lussuosissima, tanto che non ci mise molto a riscuotersi dallo stupore per sentirsi perfettamente a suo agio. Come se non bastasse vi erano delle voci alle quali poteva chiedere qualunque cosa desiderasse. Dove stava la fregatura? Beh, la sua stanza da letto era completamente immersa nel buio e di notte doveva aspettare lì il marito, che di giorno non si faceva minimamente vivo. E ben presto la ragazza scoprì che il marito era -rullo di tamburi- Amore! Eh già, il figlio di quella che lei non sapeva ancora fosse la sua acerrima nemica, mentre incoccava nell'arco la freccia per farla innamorare come voleva mammà, si era tagliato con esse, innamorandosi lui di Psiche. Tante volte mi sono domandata come potesse essere avvenuta una tale deficienza e mi sonno riuscita a rispondere solo che, sebbene fosse un bellissimo figliuolo e un dio, rimaneva comunque un maschio.

Ma chi trama nell'ombra contro la loro felicità? Potrà durare il loro amore?
Queste (stupidissime e molto da fotoromanzo) domande troveranno risposta qui, in questo blog, proprio domani! Vi aspetto!

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